Il cane coperto di fango…

“Lasciate entrare il cane coperto di fango: si può lavare il cane e si può lavare il fango, ma quelli che non amano né il cane, né il fango, quelli no, non si possono lavare.”
Jacques Prévert

Poche parole, un significato profondo. Parole che racchiudono in sè tutta la vita di un cinofilo.
Siamo abituati a pensare al cane come il migliore amico dell’uomo, un familiare, da amare ed accudire per il semplice, ma insostituibile, piacere della sua compagnia. Ma ciò che nasce dal rapporto tra un conduttore ed il proprio cane affonda le proprie radici in una relazione del tutto diversa, quasi primordiale, che trasforma due identità in una sola, quella del binomio. Una simbiosi, costruita sulla fiducia e sul rispetto reciproco; un’intesa che non ha bisogno di parole, perchè va oltre al nostro modo umano di comunicare; una collaborazione, spinta dalla motivazione di fare qualcosa insieme, per sè o per gli altri.

Quando un cane da lavoro ci lascia, la perdita non è solo affettiva; ci lascia un compagno con cui abbiamo condiviso tutto, con cui abbiamo orientato la nostra vita verso uno scopo.

Oggi salutiamo Bo. Fu con lui ed Emma che quindici anni fa, nel 2007, nacque la H.B.D.D. – Human Blood Detection Dog – Unità cinofile e tecnologie per la ricerca di tracce ematiche e resti umani. La squadra si arricchì poi anche di Holly e Kessi.
Con oggi, questi quattro grandi cani ci hanno lasciato tutti, attori di una storia professionale costellata di interventi, innovazione e continuo addestramento; ma il loro insegnamento già porta il proprio frutto in Ba e negli altri cani ad oggi operativi ed in preparazione in H.B.D.D.

Nella tristezza di questo saluto li ricordiamo tutti e quattro, nasi puntati e code al vento.

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Human Blood Detection Dog